| Un film di Michel Deville. Con Florinda Bolkan, Jean-Louis Trintignant, Romy Schneider, Jane Birkin, Jean-Pierre Cassel, Estella Blain, Florinda Bolkan. Genere Commedia - Produzione Francia 1973.
trama Seguendo i suggerimenti di uno scrittore fisicamente handicappato, ma ricco di esperienza e di fantasia, un modesto impiegato di banca dà con successo la scalata alla ricchezza. Il suo ispiratore si uccide. Uno dei film di maggior successo, ma non tra i migliori, di M. Deville, regista che ama i rischi, ma che qui viaggia sul sicuro con una storia (dal romanzo di Roger Blondell) sui temi della menzogna e del denaro.
critica Al tavolo di un caffè parigino uno scrittore fallito erudisce un giovane bancario che non riesce a sognare una vita migliore: le donne, la ricchezza e il potere sono a portata di mano, perché non buttarcisi sopra? Fra i due amici, il tentatore solitario e l’impiegato timido, c’è un ricordo del rapporto fra Mefistofele e Faust. Michel Deville, forse il solo regista ancora capace di dirigere un film boulevardier, ha adattato il mito alla Francia della Quinta Repubblica con i suoi politici corrotti, gli scandali, i salotti dove si può, i giornalisti ricattatori. Nell’ascesa del montone infuriato c’è sicuramente anche un ricordo maupassantiano di Bel-Ami, probabilmente riscontrabile già sul romanzo di Roger Blondel. Insomma, ecco un film ben calato in una tradizione culturale e di spettacolo, certo adeguato in spogliarelli e semplicismi alle richieste grossolane del noleggio, a tratti raccontato in maniera confusa: però, nell’insieme, abbastanza divertente, non privo di sorprese e soprattutto ben recitato. Jean-Louis Trintignant è sempre eccellente, debba esprimere tenerezza o violenza; Jean-Pierre Cassel ci appare di un’intensità insolita nel personaggio del mentore seduto; Romy Schneider risulta incantevole nella parte di una signora borghese poco saggia; e perfino Jane Birkin, vitalissima e scatenata, sembra più attrice che in altre occasioni. Da Tullio Kezich
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