la signora è di passaggio(1982), piccola trama

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LittleLizzie
icon1  view post Posted on 11/7/2008, 18:15




Nel 1981 Max Baumstein, un ricco industriale presidente di un'organizzazione per la salvaguardia dei diritti umani, uccide a Parigi l'ambasciatore del Paraguay. Al processo ne spiega i motivi che risalgono a un duplice omicidio commesso dai nazisti nel 1935. Tratto da un romanzo di Joseph Kessel, sceneggiato e modificato dal regista con Jacques Kirsner, è l'ultimo film di R. Schneider nella doppia parte di Elsa e Lina. Più che interpretare il personaggio di Lina, lo abita. Ci si è sprofondata.
se ne trovate una migliore postatela pure mi va molto piacere.
 
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valentinap
view post Posted on 9/9/2008, 20:53




durante le riprese del film romy si è sentita male molte volte e molte volte scoppiò a piangere a causa della perdita del figlio. il regista del film gli fu comunque molto vicino e la sostenne come meglio poteva, anche xchè nel film lei aveva a che fare con un ragazzino che aveva l'età di david, quindi questo aumentò la disperazione di romy.
e il film si confuse con la realtà, io una scena in cui lei è seduta al tavolo di un ristorante, e il ragazzino davanti a lei in piedi con una piccola orchestra suona una melodia con il violino.
la telecamera inquadra romy.....che ascolta il ragazzino suonare, finchè i suoi occhi si riempiono di lacrime, si vede chiaramente la sua volotà di non cedere, accenna un sorriso, ma nello stesso momento il sorriso si spegne e i suoi occhi colmi di pianto fissano il ragazzino......e in quella scena si capisce perfettamente come pensasse a david.........e forse la scena più vera in un film in cui lei fu semplicemente....se stessa.....
se cercate questo film su you tube nel reparto "video", lo potrete vedere perchè è la scena più famosa del film!
 
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LittleLizzie
view post Posted on 9/9/2008, 20:55




grazie per avercelo detto io pultroppo non lo visto vado subito a cercare...lo cercato ma non lo trovo non è che riusciresti a mettere il link del video ?
 
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valentinap
view post Posted on 9/9/2008, 21:09




devi scusarmi ma sono un pò imbranata e non so come fare per inserire il link del video, vorrei inserirvi anche le foto che ho ma non so come devo fare. comunque vai sulla tua pagina principale di internet, io esempio ho virgilio, vado su cerca e digito romy schneider, e poi sotto c'è il reparto immagini, video, mappe ecc.. tu devi cliccare su video, e lui ti fa apparire tutti i video di romy, sia scene di film, sia video musicali con sue fotografie creati dalle ragazze del suo fans club francese.
io ne ho conosciuta una, e credimi sono legatissime a romy, non le fanno mai mancare i fiori sulla sua tomba ci sono dei piccoli pini verdi con attaccate ai rami delle piccole foto di romy.......sono un sacco affettuose!
comunque prova a cercare come ti ho detto vedrai che li troverai tutti.
 
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LittleLizzie
view post Posted on 9/9/2008, 21:11




ok grazie adesso provo eccolo:
 
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valentinap
view post Posted on 9/9/2008, 21:20




ascolta ho da qualche giorno un virus nel computer che me lo ha fatto diventare lentissimo e faccio molta fatica ad inserire questi mesaggi, adesso riscrivo quello che avevo appena scritto ma che non mi ha inserito a quanto pare. io sono un pò imbranata e non so come fare x inserire il link, come anche le foto vorrei inserirvele ma come posso fare??
comunque vai sulla tua pagina internet principale, su cerca, scrivi romy schneider e poi vai su video, ti appariranno tutti i suoi video anche di film, ok?

ecco brava ci sei riuscita, e anche i miei messaggi li ha inseriti solo che io non li visualizzavo, scusami
 
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LittleLizzie
view post Posted on 9/9/2008, 21:22




figurati adesso nella sezione noi del forum apro un topi e ti posto tutte le informazioni che ti servono
 
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valentinap
view post Posted on 9/9/2008, 21:26




COMUNQUE QUEL RAGAZZINO BIONDO CHE SI VEDE ALL'INIZO DEL VIDEO è REALMENTE DAVID, IL FIGLIO DI ROMY, LA PRIMA SCENA DEL VIDEO SI RIFERISCE AL FILM LA MORTE IN DIRETTA IN CUI DAVID FACEVA LA COMPARSA SOLO IN QUELLA SCENA PERCHè ROMY X NON ALLONTANARSI DA CASA X TROPPI MESI DURANTE LE RIPRESE DEL FILM AVEVA CONVINTO IL REGISTA A FARE FARE UNA PICCOLA PARTE A DAVID, MENTRE LA SCENA DOPO DEL RISTORANTE è IL FILM LA SIGNORA è DI PASSAGGIO, IN CUI DAVID ERA GIà MORTO
 
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LittleLizzie
view post Posted on 10/9/2008, 08:40




ogni volta che penso all tragica morte di David mi viene da piangere al pensare come ci si potrebbe sentire in una situazione analoga e in quale sconforto lei fosse precipitata per questa tragedia
 
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contessa92
view post Posted on 11/9/2008, 09:14




molto bello il video e pieno di sentimenti.... :wub:
 
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valentinap
view post Posted on 11/9/2008, 10:34




NON ACCETTAVA L'ASSENZA DEL SUO AMATISSIMO FIGLIO!

scrive: a david, suo figlio. all'ombra della notte. ai suoi fantasmi. a degli amici. a sua madre magda. " sto x comprare una casa a boissy-sans-avoir x vivere in mezzo ai fiori. è la che crscerò mia figlia. nella sua carrozzina, che conservo, pianterò dei fiori". il silenzio della notte placa romy. o almeno la placava. più riguarda la foto, appesa al muro, del piccolo david, più rivive quella domenica di luglio del 1981, in cui se ne è andato. a 14 anni. per aver voluto infrangere troppo precocemente le barriere. come romy, così impetuosa. il padre di david li aveva già abbandonati. aveva scelto di impiccarsi. la morte si è imposta x ben due volte nella vita di romy. anzi tre. un infarto aveva portato via anche suo padre. il bel wolf, l'attore feticcio dell'avanguerra, si era già aclissato quando la figlia aveva solo sette anni.
in seguito l'ha visto solo di tanto in tanto, fiera di raccontargli i suoi film, i suoi ruoli.
nella sua continua ricerca dell'amore, dell'uomo della sua vita, romy ha sempre cercato quel padre assente fin dalla sua infanzia.
laurent petin rappresentava senza dubbio questo.
dopo l'incontro con questo produttore a romy torna il sorriso.
l'attrice ha bisogno di essere amata e di amare. di dare e ricevere tanto. fino all'eccesso.
una sera romy intravede anthony delon, il figlio di alain delon, e ne rimane più che turbata.
il figlio della persona che ha amato appassionatamente è diventato un giovane uomo seducente...... l'immagine di david le appare davanti in modo ancora più crudele.
era anche lui così bello..... sarebbe stato così adulato!
e non solo da sua madre, ma anche da tutte le altre donne!

L'ULTIMA NOTTE DI ROMY!

una sera, romy e laurent rientrano a casa alle 3 di notte, nell'appartamento di lui in via barbet-de-jouy a parigi, che il produttore tarak ben ammar a prestato loro.
viaggiatrice con pochi bagagli, l'attrice cerca di scappare, cambiando luogo di continuo, dall'assenza di david.
si rimproverava di non averlo mai tenuto abbastanza vicino...per proteggerlo al meglio.
allora lei scrive, e parla a questo david così bello e angelico, x riscaldare la solitudine delle sue notti. come lo vede, elo sente e può toccarlo.
ad un amica confida "david sta bene, è accanto a me".
a romy non mancano gli amici che la sostengono.

alla sua amica maria schelle, scrive " grazie, come sempre mi hai ridato il coraggio e l'energia", ha inseguito fatto scivolare la lettera sotto la porta della camera dell'albergo dell'amica.
romy va fino in fondo alla sua volontà, al suo coraggio.
allo stesso tempo, però, entra nel giro degli alcolici e dei sonniferi.
le servono x vincere la monotonia del giorno e la pesantezza della notte.
l'attrice inizia a bere anche un pò troppo champagne.
non è mai sola.
apprezza molto la compagnia di amici e parenti.
la sua generosità stupisce, è perfino eccessiva: offre al suo parrucchiere, alexandre, il suo braccialetto d'oro di van cleef, aggiungendo: "portalo sempre in mio ricordo".....

Perchè "in ricordo"?
si è già cancellata dal mondo dei viventi?
apparentemente no, in quanto va in vacanza alle seychelle con laurent e sarah. laggiù approfitta del mare, della spiaggia, in un armonia famigliare ritrovata.
al ritorno si occupa della sua casa immersa nel verde. a boissy.
anche sarah ha sempre sognato quel paradiso di fiori e vegetazione.
come romy, da bambina, aveva sognato lo chalet dei suoi genitori in austria.
in alcuni momenti, la presenza di sarah sembra essere x romy molto più forte della morte di david.

ma a romy ciò non basta quella notte del 29 maggio 1982.
nell'appartamento, mentre laurent petin, sarh e la baby sitter dormono, lei continua a scrivere.
aveva detto a michel drucker nella sua ultima intervista: "è vero ci sono dei momenti nella vita in cui si ha voglia di calare il sipario, ma ho delle responsabilità, non sono sola, si può cedere un istante ma poi bisogna continuare. fermarsi per me è impossibile "................
"il cuore di romy cede quella notte" , non ha neppure la forza per chiamare laurent.
il film della sua vita giunge al termine. a 43 anni.

quando sta per raggiungere la vera felicità con laurent, romy deve raggiungere david.
si accascia sul divano. laurent la scoprirà in quella posizione al mattino, con la penna ancora in mano.
non si eseguirà mai l'autopsia sul corpo dell'attrice, siccome non c'è stato crimine, non si distruggerà un mito cercando di sapere.
come ha scritto catherine hermary: " era romy e l'amiamo ancora".


 
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Laprincesse91
view post Posted on 11/9/2008, 11:56




Vi lascio qualche immagine di questo film che vedrò il 21 settembre sulla tv francese Arte.
Per chi avesse questo canale vi consiglio di rimanere incollati alla tv quella sera, perché sempre sullo stesso canale andrà in onda dopo il film un documentario su Romy.
Ecco le foto.














Vi posto anche questo video. Si tratta di un'intervista a Romy e a Ruffio, regista, sul " La passante du Saint-souci".
Per chi non capisce il francese, appena posso vi posto la traduzione, solo che adesso non ho molto tempo. Ma al massimo domani ve lo traduco..^_^


Edited by LittleLizzie - 11/9/2008, 17:49
 
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LittleLizzie
view post Posted on 11/9/2008, 12:03




bellissimo peccato che non ho questo canale
 
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contessa92
view post Posted on 11/9/2008, 14:02




molto belle le foto! :) ...... ora posto la critica del film

Non è la prima volta che l'ultimo film di un'attrice prestigiosa, al quale piacerebbe affidare un valore testamentario, ha qualità modeste. Soltanto a sprazzi - ma sono sprazzi toccanti - la bravura e la bellezza di Romy Schneider hanno infatti modo di manifestarsi in questa zuppa franco-tedesca che il regista Jacques Rouffio (sceneggiandola con Jacques Kirsner) ha tratto molto liberamente dal romanzo La passante du Sans-Souci di Joseph Kessel uscito nel 1936 e tradotto in italiano già nel '47.
Nella versione attuale la storia spiega il perché della lapide posta in un caffè parigino in memoria di una coppia di tedeschi antinazisti esuli nella capitale francese, e qui uccisi negli anni Trenta dagli uomini di Hitler, ma romanzescamente suppone che mezzo secolo più tardi il dramma sia stato replicato: quasi a voler dire che l'odio politico non è spento, e dunque bisogna vigilare perché semina violenza e rancori anche nei più insospettabili. Ad esempio in Max Baumstein, un ebreo tedesco sui sessant'anni, il quale sa conciliare i suoi interessi di ricco assicuratore in Svizzera con la battaglia per i diritti civili che egli combatte come presidente di “Solidarietà internazionale”, modellata su “Amnesty”. La contraddizione esplode il giorno in cui, mentre difende la causa di un'inglese imprigionata per reati d'opinione, spara a bruciapelo sull'ambasciatore del Paraguay, e si dichiara colpevole. È che in quell'uomo ha riconosciuto, nonostante la plastica facciale, il feroce nazista von Leggaert che cinquant'anni prima, a Berlino, lo fece pestare a sangue, per cui Max da allora zoppica vistosamente, gli ammazzò il padre, e ordinò che fossero uccisi Michel ed Elsa Wiener, i coniugi berlinesi dai quali Max bambino era stato adottato e cresciuto nel disprezzo degli hitleriani.
Processato per omicidio, ora Max rievoca i fatti: come Elsa scappando a Parigi lo portò con sé, come lo mantenesse facendo la cantante e l'entraineuse in un night-club, come essa fosse in contatto con gli antifascisti in esilio, e come, pur di riavere il marito imprigionato in Germania, una notte la donna esaudisse le voglie dell'infame von Leggaert. Alternando i flaskback con le udienze in tribunale, il film dunque ci trasporta dalla Berlino e dalla Parigi degli anni Trenta ai giorni nostri, ci muove a sdegno e compassione, ma soprattutto vuole colpirci con una circostanza singolare: che Elsa, la madre adottiva di Max, e Lina, sua moglie, si somigliano come due gocce d'acqua, tanto da poter essere interpretate dalla stessa attrice, appunto Romy Schneider, nell'un caso e nell'altro vibrante di passione. Ma nei modi del romanzo di largo consumo che punti sulla più facile emotività mischiando la ripulsa per i metodi nazisti alla pietà per l'innocente ebreo perseguitato, lo sfarzo delle pellicce ai turbamenti dell'adolescenza. Senza mai, se non forse tratteggiando la figura di un mercante di champagne che spasima per Elsa, uscire dai binari del prevedibile, quale può essere gradito a una platea popolare che condivide gli strazi della donna innamorata e finisce coll'applaudire il gesto assassino dell'apostolo della non violenza.
Reduce da un viaggio in America nel 1937, proprio Joseph Kessel riferì di aver appreso da un produttore che il segreto di Hollywood stava nel non far piangere il pubblico ma nell'inumidirgli gentilmente le palpebre. Quasi. mezzo secolo dopo certo cinema francese crede di poter applicare la stessa ricetta, ma ormai ci vuol altro. La signora è di passaggio non è -Bella di giorno e nemmeno L'armata degli eroi, benché abbia anch'esso alle spalle un romanzo di Kessel, per l'ottima ragione cheJacques Rouffio è soltanto un regista di mestiere a differenza di Buñuel e di Melville, abbastanza accurato nell'ambientazione ma privo d'inventiva. Sicché il film vive del mito di Romy Schneider (le è al fianco Michel Piccoli), ha un mesto rintocco nella dedica iniziale che essa volle al figlioletto David e al padre di lui morto suicida, e se stringe il cuore è perché ne conserva l'ultima luce. Subito dopo il divismo perse una bandiera.
Da Il Corriere della Sera, 16 marzo 1983

Sito: Il Corriere della Sera


 
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Laprincesse91
view post Posted on 11/9/2008, 17:52




Grazie Contessa. Articolo molto interessante!
 
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