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parte di una biografia....
Frequenta donne più anziane di lui, con reciproca soddisfazione, finché un talent scout, donna naturalmente, Brigitte Aubert, lo introduce nel mondo del cinema: è il suo. «Di lui - dice Visconti - mi piacciono il candore malinconico, la tristezza profonda, la ribellione rimbaudiana». Le donne Le labbra serrate in un mezzo sorriso arrogante, gli occhi di ghiaccio, lo sguardo tagliente, la faccia d'angelo inquieto, Alain è un seduttore naturale. Drammaticamente bello, può avere (e ha) tutte le donne che vuole. «Non ho mai corteggiato una donna - ama dire - sono loro che cercano me». Di lui, nel '58, s'innamora Romy Schneider: lo scapestrato ragazzo francese e la dolce ragazza austriaca. Su di lui Romy investe tutta se stessa senza accorgersi che è l'uomo sbagliato, senza radici, troppo bello per essere di una sola. Alain la lascia («Molto bello ma vigliacco», dice di lui Romy) per sposare Nathalie Barthélemy, che diventerà madre del suo primo figlio, Anthony. Lasciata Nathalie, sono Mireille Darc e Anne Parillaud le donne più note fra le tante che hanno una piccola parte nella sua vita esagerata. Il declino L'attore perde colpi: negli anni Ottanta Delon stenta a ripetere i successi di un tempo. L'uomo sembra stabilizzarsi nella serenità quando sposa una giovane e bellissima modella olandese, Rosalie Van Bremen, da cui ha due figli: Anoucka e Alain-Fabien. Il mondo dei rotocalchi si stupisce nel vedere il mitico Delon, nel frattempo diventato nonno, interpretare due parti non tagliate per lui: quella del marito fedele e del padre amoroso di due bambini. La favola non dura. Nel 2002 Rosalie lo lascia e il maschio più desiderato del Novecento si sente solo. L'edonista che viveva alla giornata, per la prima volta si guarda indietro. E si guarda dentro: vecchio, malato di cuore, malinconico, dolente, in crisi sentimentale. La depressione «Non capisco le donne - dice - e morirò senza averle capite». Il seduttore s'interroga sull'oggetto della seduzione. «È' un brutto segno», commenta un giornale francese. Nel 2005 la caduta. «Non lascerò a Dio la scelta della data della mia morte». Il "duro" è depresso e ventila il suicidio. La notizia va impietosamente in prima pagina. Le donne d'Europa sono sconcertate: il mito è a pezzi, il sogno di una vita è crollato. Ma Alain resiste e, in parte, recupera. Nel 2008 torna a recitare, invecchiato, segnato, con un sorriso opaco. Non è più uomo copertina, vive con i suoi cani e i suoi ricordi. Conquistare, amare e poi? E poi nulla, se non le rughe: una ruga per ogni momento d'amore.
MI DOMANDO COME ABBIA POTUTO ARRIVARE A DIRE CHE "NON CAPISCE LE DONNE E NON LE CAPIRà MAI"............ PROPRIO LUI, CHE LE DONNE LE HA USATE E GETTATE VIA, PROPRIO LUI CHE NON SI è MAI INNAMORATO VERAMENTE NELLA VITA, SE NON DI Sè STESSO....... SONO IN VERITà LE DONNE CHE SECONDO ME SONO STATE SCONCERTATE DA LUI....E NON IL CONTRARIO!!!
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