I miei racconti

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FedeMorningRock
view post Posted on 26/1/2009, 19:13




CITAZIONE (valentinap @ 26/1/2009, 18:37)
image .......urla????????????
la tua insegnante?????????

ma è matta????????

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e urla per questi motivi........ si vede che è frustrata nella vita privata......... image

forse il marito le fa le........ image ....ahahah

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no Vale, nn urla in quel senso, è una frase retorica
Bedeschi usa questa frase riferendosi a quando praticamente ti ripetono sempre le stesse cose, cose che a te fanno male, un qualcosa che gira e rigira tanto avrà sempre ragione lei
è una frase un po' complicata, però è bella :wub:

FedeTere
 
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valentinap
view post Posted on 26/1/2009, 19:38




image ahhhhhhhhhhh..... image mica l'avevo capita........... image
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 16/2/2009, 08:39




Ragazze, in questo periodo...nn lo so, forse per Morning, forse perch sono piuttosto confusa...ma...
nn lo so....
Ho ripreso a scrivere racconti tristissimi....
Pomeriggio ve ne poto uno, se riesco a finirlo...
poi ditemi che ve ne pare, vi prego, perchè tutte mi dicono che nn è poi così anormale come racconto ma..nn lo so, nn mi convince

FedeTere
 
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valentinap
view post Posted on 16/2/2009, 08:49




è naturale che il nostro stato d'animo si ripercuota sulle cose che facciamo,
anche io con le mie poesie....
nei periodi brutti scrivevo poesie tristissime, roba da piangere.....
mentre nei periodi di calma scrivevo di sogni, di paesaggi che amavo.....
però sempre con la malinconia ricorrente perchè ogni cosa a cui penso
anche se è bella, è sempre fonte di tristezza per me....
Esempio: scrivo dell'austria, dei paesaggi che amo e che mi rendono felice e serena,
però un velo di tristezza offusca la felicità, perchè anche se amo questi posti,
non ci posso vivere, perchè sono distante, e quindi mi incupisco.....

robe così insomma, ogni cosa bella ha pur sempre un motivo per cui un velo di tristezza riesce a velare la felicità......sono fatta così.....niente mi entusiasma mai del tutto....al 100%.....

anche se penso a Romy, e provo un immensa felicità e gioia e dolcezza nel vederla...
nel vedere le foto, i video eccc.... un velo di malinconia vela la gioia perchè
mi rendo conto che lei non c'è più e che forse non la vedrò mai.....
neanche in paradiso, perchè anche li...non ho la certezza che esista.....
quindi posso sperare, ma sono nel dubbio e mi rattristo......

insomma ti ho fatto un paio di esempi ma ce ne sarebbero molti altri nella vita,
per farti capire che non è anomalo, ma che è giustissimo
esprimere i nostri stati d'animo, tu scrivi racconti.....e allora tramite questi esprimi
ciò che hai dentro, tiralo fuori.....non nasconderlo, perchè col tempo ti aiuterà a sfogarti.......

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FedeMorningRock
view post Posted on 23/2/2009, 13:53




Anche se nn è l'articolo che vi ho detto prima, questo è il mio ultimo sfornato, stamattina tra un compito e l'altro, mi è venuta in mente questa mini serie di al massimo quattro capitoli

Il Ritorno a casa



"C'era qualcosa di strano in quella mattina di settembre e Lady Jane lo sapeva bene.
Guardò fuori dalla finestra durante tutta la mattinata (anche durante le noiosissime ore di lezione del suo tutore).
Si chiedeva perchè tardasse ancora ad arrivare.
Poco dopo pranzo si sentirono ipassi di alcuni cavalli; Lady Jane si avvicinò alla finestra per controllare chi fosse e sobbalzò. Sì, era proprio Marc che tornava dalla guerra...
"Marc, Marc!Fratellone!!!!" urlarono Anne e Mary, le due gemeline, sorelle minori di Lady Jane e Sir Marc.
Il ragazzo corse incontro alle due gemelline e le abbracciò forte.
"Come sono contento di rivedervi, bambine!" disse loror con tono dolce e affettuoso.
" Ormai nn siamo più bambine! Abbiamo dieci anni!" dissero in coro.
"Bambine, lasciate in pace Marc, sarà stanco, poverino" disse, uscendo dal portone di casa, con eleganza e molta calma, tipiche delle signore dell'alta società e di un'altra epoca, differente da quella buia e cruda della guerra, Lady Bastion, la mamma dei quattro ragazzi.
"Madre, sono molto felice di rivedervi, finalmente" disse il giovane soldato baciandole la mano.
Quando rialzò gli occhi vide, appoggiata alla porta, sua sorella, Lady Jane, che lo guardava con le lacrime agli occhi.
"Jane!!!!!!!!" urlò e corse ad abbracciarla calorosamente.
" Mi sei mancato tanto Marc, temevo di nn rivederti mai più" disse tra i singhiozzi.
"E' tutto finito adesso; ormai nn c'è più niente di cui dobbiamo preoccuparci, sorellina" tentò di tranquillizzarla ma la piccola Lady continuava a piangere.
"E' meglio rientrare altrimenti le bambine si ammaleranno" disse in tono altero e fiero la madre, un tono che nn ammetteva repliche.
Entrarono tutti in casa, in attesa del ritorno del padre per dargli la bella notizia.
Questo è il ritorno a casa di un altro soldato dell'esercito Alleato, un soldato inglese che ha combattuto per la futura Regina Elisabetta.
E' il ritorno di un signorotto inglese, uno che la guerra l'ha fatta perchè era "d'obbligo" per rispettare gli ideali di un tempo passato che, negli altri Stati, sono seguiti ben poco o non ci sono più.
Ma, quando furono da soli lui e Lady Jane, il soldato levò la maschera da bravo ragazzo e iniziò a dire ciò che in realtà pensava, ciò che in relatà credeva...


...... Scorreva la sera di uno dei primi giorni del settembre 1945.....



FedeTere



 
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valentinap
view post Posted on 23/2/2009, 14:06






Davvero delle piccole perle questi racconti!!!!!!!!!!
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 23/2/2009, 14:20




CITAZIONE (valentinap @ 23/2/2009, 14:06)


Davvero delle piccole perle questi racconti!!!!!!!!!!

senza offesa, Vale, ma in questo nn ne vedo....Sa poco di me, è l'influenza dei libri classici che sto leggendo...di perle mie nn ne vedo

FedeTere
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 19/3/2009, 19:26




Ragazze, questo è un lavoto che devo fare per scuola, onestamente, siate serie, com'è????Ditemelo se c'è qualcosa che nn va, per favore.
Intervista a una tossicodipendente
Questo è il mio primo articolo, e onestamente sono un po’ eccitata. Molti mi hanno detto di stare attenta perché poteva fregarmi, ma io non ci credo…
Sto andando a casa di una ex-tossicodipendente per un articolo sulla droga per il giornale della domenica.
Il mio compito è di raccogliere la sua testimonianza e di farne poi un commento psicologico.
Credo non sarà facile ma penso di farcela, ho già raccolto abbastanza materiale.
Suono il campanello. Mi apre lei e si presenta solo con il suo nome di battesimo, Alice.
“Mi dica, da cosa incominciamo?” mi chiede dopo avermi offerto da bere.
“Penso che sia opportuno iniziare dall’ inizio… perché ha voluto iniziare a drogarsi?” e da quella domanda iniziò a raccontare la sua storia…

Il Pre.Coca
…Avevo quindici anni quando ho voluto iniziare.
Ero una ragazzina come tante altre; tutto un casa-scuola-amici.
Andavo in una scuola pubblica, allo scientifico vicino a casa. Mi piaceva la scuola, i professori erano, beh, simpatici direi, di certo non bacchettoni e severi come quelli di molte mie amiche. I rapporti con i miei compagni erano ottimi, la scuola era un posto perfetto per me, ma a casa…
I miei avevano divorziato poco dopo la mia nascita, era stato uno di quei matrimoni campati su per aria, senza un vero basamento.
Io ero stata affidata a mio padre perché mia mamma era, ed è tutt’ora, un’alcolizzata.
A casa mio padre mi trattava come una principessa, il classico “servita e riverita”; ma mio padre non era sempre a casa.
Usciva presto la mattina e tornava alle sette la sera, durante il pomeriggio ero completamente sola. E la solitudine non mi piaceva affatto. Crescendo sentii molto la mancanza di una madre (non potevo di certo dire a mio padre che ero piuttosto irascibile perché avevo le mie cose o che mi piaceva quel ragazzo lì, troppa vergogna); e crescendo iniziai a litigare con mio padre perché volevo uscire quasi tutte le sere.
Crescendo casa mia mi sembrava una prigione ed io volevo evadere da essa. E il modo per evadere me lo diede il tipo che mi piaceva allora.
Una sera in disco tirai il mio primo chilom di hashish, poi i primi viaggi dell’euforia e dell’orrore con gli LSD e, infine, la coca.

Coca: durante
“ Come si è sentita la prima volta?”
Non ero del tutto sballata la prima volta, per esempio distinguevo bene i colori e non vedevo le persone enormi o troppo piccole come molti miei amici.
Beh…amici…erano compagni di coca, nulla di più…
“Scusi, se la interrompo ma… in che senso non erano amici?”
I bucomani non hanno amici solo compagni di coca…Io li chiamavo compagni di buco.
Il bucomane pensa solo a sé e non ha tempo di pensare agli amici, si pensa solo a recuperare i soldi per il buco e nient’altro…La domanda gliela si legge in faccia. Molte facevano marchette, si prostituivano, molti rubavano soldi a casa se non erano già scappati, molti che avevano tenuto il lavoro continuavano a prelevare dai trenta ai settanta euro. Adesso che sono disintossicata posso dire che era un inferno. Io mi compravo la coca dal mio tipo che era un piccolo spacciatore, divideva i tre quartini che aveva gratis con me; se ero a rota, cioè in crisi d’astinenza, usavo i soldi della settimana che mi dava mio padre e i miei nonni. Dopo un po’ che la prendevo iniziava a farmi effetto. Mi sentivo euforica, dicevo in faccia alle persone ciò che in realtà pensavo su di loro…Molte mie amiche di scuola smisero di parlarmi per quello che le avevo detto mentre ero sotto l’effetto della coca. Iniziai a vedere gli altri deformati, con teste oblique..Molte volte la notte mi venivano gli incubi…Era terribile…Ma la cosa più terribile è che dopo un po’ non mi ricordavo più che cosa facevo la sera prima, non mi svegliavo per andare a scuola…
Dimagrii tantissimo, dovetti stringere al massimo la cintura…Mio padre iniziò un po’ a rompere e io gli rispondevo sempre in modo brusco…Adesso che sono matura capisco di aver sbagliato e mi dispiace per mio padre…Dopo due mesi appena mi facevo la “pera” svenivo e mi risvegliavo con l’ago ancora infilato nel braccio…
Avevo paura, molta paura…Soprattutto dopo che le mie due compagne di buco con cui stavo sempre erano morte di overdose…Avevo paura di morire anch’io..ma allo stesso tempo volevo morire per evitare tanti pesi a mio padre…Volevo davvero spararmi il “buco finale”….

Il Post: coca
Ma quel buco finale non arrivò mai, semplicemente perché mio padre mi interruppe prima.
Ero a casa mia, nel mio bagno e mio padre, preoccupatissimo per la faccia sbiancata, mi corse dietro per vedere come stavo e io ero completamente partita col cervello, iniziavo a vedere tutto storto, dovevo finirla al più presto.
Mi chiusi in bagno ma non mi accorsi di non aver chiuso la porta a chiave come facevo sempre e lui, proprio mentre io mi stavo per fare, entrò.
Mi misi a piangere, non tanto perché mio padre mi aveva beccata, tanto perché adesso anche lui sapeva ed era partecipe della mia fregatura, della mia ormai prossima morte.
Mio padre, sempre con il suo atteggiamento da principe che da piccola descrivevo nel mio diario, mi disse “Tesoro, che vogliamo fare?Ti vuoi curare?”.
Ricorderò per sempre quel tono affettuoso; era lo stesso tono con cui da piccola mi chiedeva che cosa volevamo fare per Natale, lo stesso tono con cui mi spiegava che non dovevo starci male per quella compagna che non mi parlava più.
Mi strinse a sé e mi lasciò piangere per tutto il tempo di cui avevo bisogno.
Mi lasciò il mio tempo, come aveva sempre fatto.
Decidemmo quella sera stessa. Andai in una comunità, non lontano da dove vivevo.
La comunità Don Gnocchi mi accolse come si accoglie una persona che non si vede da tanto tempo. Mi dissero che non dovevo preoccuparmi, che ce l’avrei fatta, che io ero un passo avanti in più degli altri perché avevo volontariamente scelto di andarci.
Mi ci vollero sei mesi per disintossicarmi sul serio, ma dovetti ritornarci una volta alla settimana per due anni per mantenere la mia posizione.
Ancora adesso sono molto riconoscente a tutti coloro che mi hanno aiutata, alle mie amiche di un tempo che mi hanno riaccolto a braccia aperte nonostante tutto quello che avessi detto loro in passato ma soprattutto sono debitrice a mio padre; se non ci fosse stato lui colla sua forza, quella forza che bastò per tutti e due, non ce l’avrei mai fatta.
Non so come posso esserle utile ma spero che la mia esperienza possa far ragionare molti di quegli adolescenti che vogliono provare così, tanto per. E’ vero, non è facile smettere ma c’è chi riesce, è anche vero che non tutti hanno un padre come il mio, un padre presente sempre, in ogni luogo, in ogni tempo e in ogni momento.

L'ultimo battito.
Quello di Alice era un grido, un grido che nessuno ha sentito quando era necessario.
Perché molti si drogano?
Sentendo la testimonianza di Alice possiamo individuare i seguenti punti:
Problemi sociali e familiari
La voglia di sgarrare, rompere le righe, di fare qualcosa di pericoloso, di diverso…una voglia che molti giovani adesso hanno.
Il fare di tutto per essere accettati in un gruppo.
Il farlo giusto così, perché non si ha nient’altro da fare.
Questa è la dimostrazione di una debolezza psicologica.
Arrivare a farsi del male solo per essere accettati da un gruppo, solo per voler fare qualcosa di diverso.
Ma anche tagliarsi i capelli, cambiare modo di vestirsi è un qualcosa di diverso, ma la faccenda è più complicata.
Tagliarsi i capelli è un cambiamento momentaneo prendere la droga, invece, è un cambiamento, se vogliamo, eterno, dato che la coca può toglierti la vita.
Rave party 2007: Mauro muore a quindici anni per aver assunto involontariamente 3gr di coca in pastiglia al posto di una tachipirina.
Discoteca 2006: Fabiola entra in coma dopo aver assunto per la prima volta, per farsi notare dal ragazzo che le piaceva. Non si risveglierà più.
Discoteca 2008: Stefano assume volontariamente della coca, giusto per provarla una e una sola volta. Mentre balla ha una crisi epilettica, chiamano l’ambulanza, c’è chi ancora spera per lui, nessuno si aspetta la fine. L’ambulanza corre ma il cuore di Stefano smette la sua corsa. Si ferma mentre l’ambulanza entra in ospedale.
Sono tre esempi di quanto può essere pericolosa la voglia del diverso.
Fin dai tempi antichi, il Male attrae più del Bene; Adamo ed Eva ne sono l’esempio, seppure siano brani eziologici.

Quel Grido nn ascoltato
La debolezza psicologica è tipica dei ragazzi deboli, che si fanno condizionare, è tipica di quei ragazzi che vogliono farsi vedere, tipica di quelle persone che hanno la faccia da brava ragazza e poi sono proprio loro le prime vittime.
Per questa debolezza non c’è cura, bisogna solo imparare a fidarsi di sé, a non ascoltare quelle voci che molto spesso fanno cambiare giudizi, pensieri e persino caratteri.
Onestamente, questi gridi d’aiuto non vengono mai ascoltati in tempo.
E tutto questo perché?? Perché ci si aspetta mai che sia proprio quella persona che tu conosci, proprio quella tua amica, ad esserne vittima.
Perché questo? Perché è nella nostra mentalità, perché ci si aspetta che siano sempre quegli altri, quelli bulli e insopportabili, quelle ragazze che sono snob…
E quel grido lo si sente solo alla fine, quel grido straziante DELLA fine, quel grido di morte…
Non c’è cura, non c’è rimedio, neanche psicologicamente parlando non c’è una terapia, perché non è un difetto del cervello, è una voglia del momento e le voglie del momento, purtroppo, cambiano.
L’unica cosa che vi posso dire è di stare attenti, sempre, in ogni caso, fidatevi ma con riguardo perché il più delle volte sono i vostri stessi amici che vi convincono a prenderla e poi… E poi finite come Stefano, è un attimo, il cuore lo sentite, batte forte forte e poi…Dopo l’ultimo battito frenetico è un niente per finirla.
Ma non è facile smettere, c’è bisogno di molta forza interiore, quella stessa forza che viene da dentro. Perché prenderla è un errore, è vero, ma c’è il modo per smettere…
Perché si può perdere la retta via, come Dante, ma ci sarà sempre un Virgilio che arriverà per riportarti sull’autostrada della realtà.


FedeTere
 
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valentinap
view post Posted on 20/3/2009, 13:41




Per me è scritto bene,
anche se forse sostituirei alcune parole con altre, tipo l'avermi "beccata" per esempio,.....lo esprimerei con ....."E quando mi ha sorpresa a bucarmi"....beccata, con sorpresa....a bucarmi, capito cosa intendo??
poi ovviamente è solo una mia opinione, poi va anche bene come hai scritto tu....però diciamo che certe perale danno più scorrevolezza alla frase, e la rendono più matura....
solo questo, per il resto è un buon articolo a mio parere!
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 20/3/2009, 20:05




CITAZIONE (valentinap @ 20/3/2009, 13:41)
Per me è scritto bene,
anche se forse sostituirei alcune parole con altre, tipo l'avermi "beccata" per esempio,.....lo esprimerei con ....."E quando mi ha sorpresa a bucarmi"....beccata, con sorpresa....a bucarmi, capito cosa intendo??
poi ovviamente è solo una mia opinione, poi va anche bene come hai scritto tu....però diciamo che certe perale danno più scorrevolezza alla frase, e la rendono più matura....
solo questo, per il resto è un buon articolo a mio parere!

Grazie mille Vale!!!
Quel beccata l'abbiamo messo apposta, perchè volevamo renderlo più giovanile, nel senso...Anche far marchette, o farsi la pera, potevamo dirlo in modo diverso, però il nostro lavoro era concentrato sulla psicologia della coca e sul linguaggio della coca, quindi ci sembrava appropriato..no??

FedeTere
 
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valentinap
view post Posted on 20/3/2009, 21:48




ah bè si certo,
io non l'avevo capito in questi termini, scusa ^_^
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 21/3/2009, 21:11




CITAZIONE (valentinap @ 20/3/2009, 21:48)
ah bè si certo,
io non l'avevo capito in questi termini, scusa ^_^

^^

FedeTere
 
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FedeMorningRock
view post Posted on 14/4/2009, 19:20




Questo l'ho fatto oggi, mentre ero a letto, tra un attacco di tosse e l'altro

Il ricordo
Ho paura. Ho paura di dimenticare.
Già dopo due mesi e mezzo ricordo il suo volto ma non ricordo chi c'era attorno...
Rivedo quelle sbarre del suo box ma nulla più; rivedo la mia mano che lo accarezza, sento in lontananza Mathi che mi dice "stai attenta che può morderti" ma non ricordo il suo tono, se quello che usa quando è arrabbiata o quello di quando è preoccupata o il tono che ha normalmente.
Risento le emozioni che avevo. Quella della prima volta che l'ho visto.
Era così forte come emozione, il cuore che inizia a battere, forte forte, gli occhi grandi e nel cervello che fiondano domande "Chi è?Di chi è?di che razza è?" e tutti che rispondevano; quella voglia di cercare di capire come diventare "amici" come farsi riconoscere, quella voglia di montarlo...
L'emozione che ho provato quando mi hanno detto "Va bene ma quando avrai 18anni, di problemi non ne voglio."
Quella gioia immensa, tutte le giravolte che ho fatto con la Na', tutti quei "tuz tuz!!!"; i miei occhi che sprizzavano felicità da tutti i pori, la voce che tremava quando lo dicevo agli altri.
Quello è stato il mio primo traguardo con MorningRock.
Il secondo è arrivato poi.
Giorni e giorni con Mathi e la Bebbe a dargli biscotti, a fargli capire che io nn volevo fargli del male, a provare a fargli capire che gli volevo bene, e poi...Era un sabato, io e Nafta ci stravamo riprovando, c'era lì lui che continuava a ridere ai miei buchi nell'acqua e poi la mia mano che si avvicina piano piano, quel sperare nel meglio, quel "tranquillo che nn ti faccio niente" che susurravo piano piano così che nessuno, tranne lui, potesse sentirlo, le mie gambe che avevano un lieve tremolio. E poi il suo muso che si avvicina, le sue orecchie indietro, quel "stai attenta Feffe che quando ha le orecchie indietro poi morde" ma io nn lo sentii, ero troppo concentrata sulla sua bocca e sperare che nn mi mordesse.
E poi venì tutto naturalmente, lui che iniziò a leccarmi, nafta che disse "fooorte" , la bebbe che disse in lontananza "Fico Feffe" e lui, sbalordito.
Ricordo quella voglia frenetica che avevo di montarlo, tutti i sabati ero lì: meno 4 anni e 364 giorni.... meno 4 anni e 357 giorni...meno 4 anni e 350 giorni...
Il primo addio nell'estate, quella voglia di piangere ma quelle parole di affetto "Feffe stai tranquilla che torna"
Partenza per l'Austria, l'unica speranza che rimaneva fu quella della ricerca, cercare e cercare dove finirà per poterlo rivedere...
Ritorno....lui che mi dice "Garda che è tornato"... quel prendere Mathi per un braccio correre, trascinarla con me, quel rivederlo...E di nuovo quella sensazine di felicità, di gioia, quei sorrisi di Nafta e poi quelle parole "Hai visto??Lui torna sempre"
Ricominciò tutto daccapo.
I sabati a controllare se c'era, dov'era, se stava o nn stava bene...
Contemporaneamente all'amore per Morning nacqua, pian piano, l'affetto per lui; e nn mi vergogno a dirlo anche se anche lui lo può leggere, nn mi vergono a dirlo semplicemente perchè poi ne fecero una questione di Stato, dopo poco tutti lo sappero, quindi se lo sanno tutti che male c'è a dirlo?
Ricordo quelle corse sfrenate con la Nafta a vederlo lì in campo fuori, a montare il mio Morning, gli occhi che si riempivano di affetto, le risate di Nafta e Mathi quando arrossivo perchè lui mi diceva "Io mi chiedo come faccia a piacerti"
E poi, in primavera, i primi attacchi d'asma, le prime prese in giro, quelle volte che nafta mi spingeva per farmi andare da Morning cosìcchè mi sarei calmata...perchè è questo che riusciva a fare, mi calmava, come nn ci riusciva nessun'altro.
Quelle volte ch avrei voluto piangere e lui che ,leccandomi, mi faceva capire che nn era il caso.
E poi il dispiacere che provai quando lei, "l'acerrima nemica" come diceva nafta, lo prese e tutto ciò che avevo costruito lo vidi pian piano sgretolarsi. Perchè?Perchè di sì, Morning era ritornato quello di prima, mordeva, scalciava con tutti...con me stranamente no...
Era lo stupore di tutti, arrivavo lì gli sorridevo ed era tranquillo, "tranzollo" per dirla alla maniera tuz tuz.
Ricordo perfettamente il dolore al cuore che avevo tutte le volte che si impennava in campo e lei che lo sfrustava, le che gliene dava di santa ragione...
Ma Morning mi dava forza, credo, anche a superare quei momenti.
Ma l'ultimo colpo al cuore lo ebbi quando mi dissero "Va in Svezia"
Va in Svezia??come??quando??perchè??
Un perchè nn me lo diede nessuno, almeno nessuno mi diede un perchè valido.
Lo sai, è per la grassella rotta...Lo sai, ormai nn lo monta più nessuno perchè lei ha trovato un altro cavallo...Lo sai, ormai è incontenibile...
Parole al vento per me, ancora adesso per me non sono validi motivi.
Mi dissero che era operabile ma che nessuno voleva operarlo...
Quel giorno capii che lui era un peso per il maneggio...
Quello che non capivo era ancora il perchè lo fosse...
D'altronde lasciavano lì cavalli che ormai nn montava più nessuno, ormai che nn si potevano più montare vuoi per l'età vuoi per qualsiasi altro fattore.
Per me iniziò a svanire un sogno, la mano a cui aggrapparsi quando si cade da un dirupo...
E poi quel 31 Gennaio...
Ero felice nel mio mondo, per motivi miei che forse nessuno capisce e quelle parole "Ee Morning se n'è già andato"
Andato??Quando??perchè??
Neanche a quel perchè mi diedero risposta...
Le lacrime agli occhi me le ricordo eccome, ma la Mathi che mi diceva "Non paingere, sii forte"
Quelle prese in giro sue e del suo migliore amico, quella voglia di spaccare tutto, di esplodere ma poi l'asma...come al solito arrivò anche lui, anche lui voleva una picola parte in quell'ultimo capitolo...
"Fine dell'era MorningRock" dissero tutti...
No, per me nn fu, e nn è così!
Finì l'era Christian Lazzari, questo si
Dopo quel 10 gennaio, dopo il 31 gennaio io ho chiuso con lui.
Molti mi chiedono come sia possibile, dopo quasi due anni di filarino dimenticarlo in così poco tempo...beh, nn lo so nemmeno io, però è successo...
Quando lo dissi alla mia Lisa mi disse "Seee, finalmenteee" Mathi e Bebbe lo stesso, ma Nafta mi disse "perchè?mica ti piaceva alla pazzia?"
Forse è vero, ma era una cotta dell'età, nemmeno un amore, fu solo un qualcosa di passeggiero.
Ma l'era MorningRock nn è ancora finita.
C'è sempre un epilogo...
Mathi mi disse "Fede, scordati che Morning ritorni qui" OK va bene forse nn ritornerà al maneggio ma resterà sempre con me.
Dicono che il tempo guarisce ogni ferita e che cancella i ricordi meno importanti. Morning nn è un ricordo meno importante.
Inizio a scordare le corse per vedere lui, i messaggi a Nafta per sapere se c'era o se nn c'era ma nn dimentico ancora Morning; sì è vero, ciò che sta attorno a Morning nn me lo ricordo, mi sforzo ma nn lo vedo ma Morning c'è, ed è questo l'importante.

FedeTere
ps: spero vi piaccia
 
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valentinap
view post Posted on 16/4/2009, 15:47




:cry: :cry: :cry:

......Non c'è più bisogno che ti dica quanto sei brava.....penso che oramai te ne sarai più che resa conto tu stessa.....

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FedeMorningRock
view post Posted on 20/4/2009, 19:39




CITAZIONE (valentinap @ 16/4/2009, 16:47)
:cry: :cry: :cry:

......Non c'è più bisogno che ti dica quanto sei brava.....penso che oramai te ne sarai più che resa conto tu stessa.....

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ti piace davvero??
La mia prof di italiano ha detto che è angosciante che quando l'ha letto le è venuto il magone e io le ho detto "Prof, ma è quello che volevo!" e lei "No, nn è questo quello che ti ho insegnato e nn è questo quello che ti insegnerò!"
E mi ha dato tre....
il mio porf del corso di scrittura "nn ci credo!!!nn pensavo che fossi capace di parlarne!!E' fantastico quando riesci ad esprimenrti così, riesci a leggerti nel profondo, è questo quello che mi aspettavo da te"
e mi ha dato trenta.... io nn ci capisco più niente

FedeTere
 
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75 replies since 8/12/2008, 12:48   489 views
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