| UNA PARTE DELL'ULTIMA INTERVISTA DI ROMY!
incontro a parigi tra romy e michel drucker, giornalista , uno dei pochi a cui romy dette fiducia. acconsentì nella sua carriera a soli 6 interviste. fù 10 mesi dopo la morte di david, quando l'intera francia ancora non si aspettava di vederla in publico, fu una sorpresa per tutti.
MICHEL DRUCKER: ho condiviso il suo dispiacere 10 mesi fa, quando il suo bimbo david è morto tragicamente. al suo posto mi chiedo se avrei potuto continuare questo lavoro. è perchè, poichè dicono gli americani (the show must go on)? lo spettacolo deve continuare?, che ha così accettato di girare il film "la signora è di passaggio"?
ROMY SCHNEIDER: preferisco dire (life must go on), la vita deve continuare. certamente, ci sono momenti in cui si ha voglia di abbassare il sipario e non avere più nulla a che fare con questo lavoro. ma ho delle responsabilità. non sono sola. dunque, la vita deve continuare. proseguirò dando il meglio nel mio lavoro. occorre andare avanti poichè non ci si può fermare. ci si può piegare un momento ma occorre continuare. fermarsi, per me è impossibile...
MICHEL DRUCKER: quando si vive un dramma come il suo e si è un personaggio pubblico, la scomparsa di un bambino non può rimanere segreta. questo dispiacere è consegnato a milioni di persona che vanno al cinema e si attaccano da anni agli attori. come reagisce in questa prova?
ROMY SCHNEIDER: la sommossa resta contro la disgrazia e resterà tutta la vita. che il publico si interessa affettuosamente....non diminuisce la pena.
MICHEL DRUCKER: in quale stato d'animo un attrice gira una pellicola dove è confrontata a personaggi che le ricordano il suo dispiacere? NEL FILM C'è UN PICCOLO RAGAZZO, MAX, ED ALCUNE SCENE CHE LE HANNO TOCCATO. MI SONO CHIESTO COME HA POTUTO GIRARE MENTRE IL DRAMMA ERA VICINO ALLA SUA REALTà. QUESTO è STATO PIù PENOSO DI TUTTO CIò CHE HA INTERPRETATO PRIMA?
ROMY SCHNEIDER: la pellicola era stata rinviata per problemi di salute poichè ero stata operata. ma ero pronta a girare dopo l'autorizzazione del mio medico. forse ero ancora stanca ma il lavoro mi procura molta forza fisica e morale. quanto alle scene tristi fra me e il piccolo max, sono stata considerevolmente aiutata dal regista.
MICHEL DRUCKER: Non c'è nel suo paese natale cioè la germania, un tipo di gelosia nei confronti di un attrice di lingua tedesca che è partita per la francia?
ROMY SCHNEIDER: lo penso.....ma non è perchè ho interpretato tre "sissi" che appartengo a loro!!! ho scelto un paese che mi ha ricevuto a braccia aperte e che per molto tempo mi ha fatto conoscere molta felicità.
MICHEL DRUCKER: all'inizio delle riprese, la sua disgrazia era ancora molto vicina, pensa che il regista si sia maggiormente sentito riguardato nei suoi confronti?
ROMY SCHNEIDER: eè stato pieno di comprensione. indovinava quando era troppo penoso per me. sapeva dirmi le parole che occorrevano. è un uomo che ha del rispetto per gli attori. è il primo che mi abbia detto "non deve essere divertente per tutto il tempo dover esercitare il lavoro di attore", ciò mi ha colpito, nessun regista in scena me lo aveva mai detto. comunque so che molte attrici non riescono a stare sole a lungo, anch'io sono stata una di loro, ma non è più il caso, sono maturata e ho capito quanto era penoso, x queste persone, sempre nell'ombra, dovermi rassicurare e sopportare il mio cambio di umore. non si ha il diritto di esigere da queste persone molto vicine a noi che ci aiutino a portare il nostro carico. sono coscente di essere una persona intollerabile ed esasperante. ora, rifiuto che si stia li x rassicurarmi, aiutarmi nei miei momenti di angoscia, di preoccupazione, di nervosismo. ora rispetto maggiormente gli altri.
MICHEL DRUCKER: david veniva con lei sul set?
ROMY SCHNEIDER: si, spesso..... dopo il dramma mi resta sarah, che ha 4 anni emmezzo, è troppo piccola x portarla sul set.
MICHEL DRUCKER? perchè abita in un hotel attualmente?
ROMY SCHNEIDER: perchè non posso più vivere in un ambiente che mi ricorda troppe cose. memorie dove i miei figli furono felici. sono alla ricerca di una casa per ricominciare la mia vita e provare a superare il mio dispiacere.
MICHEL DRUCKER? è un dispiacere che si può dimenticare?
ROMY SCHNEIDER: è un dispiacere che non vorrò mai dimenticare!!!
MICHEL DRUCKER? non ha timore di invecchiare?
ROMY SCHNEIDER: no, ma non è un problema solo delle donne. sapete quale è stata la mia reazione dopo che hanno inventato la festa delle donne? bè mi sono detta che sarei andata ad inventare la festa degli uomini!
MICHEL DRUCKER: ci si abitua mai? cos afarebbe se dovesse fermarsi?
ROMY SCHNEIDER: penso che se mi fermassi....conoscerei una solitudine immensa!
parigi, incontro 11-6-1982
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